La critica prigioniera e il "Ketman'' della letteratura
The critique of prisoner and the "Ketman'' of literature
Author(s): Branimir DonatSubject(s): Literary Texts
Published by: Društvo hrvatskih književnika (DHK)
Summary/Abstract: L'arcaica tesi secondo cui il critico sarebbe un essere dai gusti più raffinati viene messa sempre più in forse, io credo, non per i suoi presupposti estetici ma per il fatto che la memoria corta e la dimenticanza sono diventate un fenomeno dell'epoca nostra. Secondo me, il critico letterario è, tra l'altro, un essere con una memoria alquanto più sveglia e ricca, un essere disposto ad affrontare il silenzio con la scrittura, disposto a mettere a confronto i risultati spirituali di un tempo con quelli d'oggi, a tentare di dar forma alla coscienza dell'impatto dell'attimo attuale con la storia, e della storia con le possibilità del singolo individuo, ad esprimere attraverso l'atto sociale-simbolico dell'opera letteraria l'inconscio politico. In tal senso la critica letteraria è connubio di letteratura e cultura, ciò che nelle categoria delle riflessioni di Greimas comprenderebbe i rapporti (le funzioni) del mittente-destinatario, analizzerebbe il senso del progetto e la portata della realizzazione, e la capacità di considerare la parte all'interno dell'insieme e di intendere l'insieme come prodotto delle parti integranti.
Journal: Most - Književna Revija
- Issue Year: 1986
- Issue No: 4
- Page Range: 26-28
- Page Count: 3
- Language: Italian
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